Milano è una bella città.
E’ bella perché ci trovi di tutto, anche le cose mai viste
in altri posti.
E’ bella perché offre tante possibilità, soprattutto di
vita. Puoi essere quello che vuoi a Milano, soprattutto se non ci sei nato.
E' bella perché ha
una metropolitana che arriva in orario, frequente e ti porta dappertutto.
E' bella perché
mentre stai in quella stessa metropolitana puoi passare il tempo rispondendo al
cellullare, leggendo o anche collegandoti ad internet anche se stai nel
sottosuolo.
Milano è bella perché è multietnica, ci sono gli italiani,
gli africani, i peruviani, i filippini, i turisti da tutto il mondo.
Milano è bella perché
in fondo di milanesi veri ce ne sono pochi.
Milano è bella perché
puoi scendere da casa a piedi e portare tuo figlio in un parco curato, puoi
sdraiarti senza avere paura di ferirti con un vetro rotto di una bottiglia di
birra, o semplicemente vedere giocare tuo figlio su scivoli e altalene in mezzo
a altri bimbi di qualsiasi nazionalità, colore o religione.
Puoi andare in bici in una pista riservata e godere della
compagnia e della natura che ti circonda.
Milano è bella perché
quelle rare vote che esce il sole puoi scendere e andare a correre in mezzo al
verde e sentire il profumo dell'erba e dei fiori.
Milano è bella perché
ci sono tantissimi negozi e vetrine scintillanti, che ti fanno venire voglia di
essere una modella per un giorno.
Milano mi piace perché mentre passeggi per strada puoi
scegliere di mangiare italiano in un bel ristorantino o decidere di volare dall’altro
capo del mondo mangiando orientale semplicemente attraversando la strada.
Eppure mi manca
Napoli.
Mi mancano i nonni
per mia figlia, mi manca il loro amore per lei.
Mi mancano le mie sorelle, le chiacchiere con loro in un
pomeriggio qualsiasi.
Mi mancano gli amici, quelli veri, con cui sei cresciuta e
che sanno tutto di te, ma proprio tutto.
Mi manca poter essere me stessa sempre, senza dover
giustificare il mio accento e senza sentirmi dire neanche per scherzo “terrona”.
Mi mancano le voci della mia città, i colori, i suoni e le
chiacchiere in strada fino a tarda serata anche alle 11, a dicembre, senza
sentire freddo.
Mi mancano le vicine un po’ impiccione che se ti capita
qualcosa, anche una gomma bucata, appena ti vedono ti chiedono come va? Cosa è
successo?
Mi mancano gli autisti che forse non guardano i semafori ma
ti guardano negli occhi e in qualunque punto tu voglia attraversare con un
cenno e un sorriso ti fanno segno di passare.
Mi mancano finanche quelli dei rarissimi mezzi, che se anche
fermi a un semaforo, se glie lo chiedi, ti aprono, illegalmente le porte e ti
fanno salire.