giovedì 17 gennaio 2013

Natale a Milano

Avete presente la scena del film "Via col vento" quando Rossella, la protagonista, giura, disperata su Tara, che mai  più soffrirà la fame ? avete presente? l'enfasi e la convinzione che ci mette nel pronunciare quelle parole? beh adesso rivedete quella scena e sostituite me all'attrice (ok, con un pò di fantasia....vi giuro che sono figa uguale :D anche se non ho in suo vitino da vespa) avete visto? Bene, Io giuro solennemente, con il braccio destro alzato e pugni stretti, che mai più e dico mai più passerò un Natale a Milano! Nè io, nè la mia famiglia. Mai piùùù!!! (occhio tremante dalla fierezza)
Ragazzi, è stata una cosa di un triste, ma di un triste che se ci penso ancora piango.
Per me il Natale è casino, è svegliarsi la vigilia con l'odore/puzza del baccalà fritto e degli struffoli con il miele , in un mix di odori e profumi che descriverlo è impossibile. Tua mamma già bella pimpante alle 8.00 che prepara gli antipasti per il cenone delle 20.00. E' decidere già all'Immacolata cosa si cucinerà e fare la spesa con i tuoi genitori dal pescivendolo che grida frasi a doppio senso sui pesci che venderà, in un negozio all'aperto (a bancarell) iper affollato con i gambali e l'acqua fino al ginocchio, tra vasche di vongole e calamari. La regola è uno sola, chi arriva prima prende il pesce migliore, non ce n'è, la levataccia va fatta e guai a chi si lamenta del pesce che si è comprato, tanto pesce più buono e più fresco in assoluto non ce n'è, solo quello che ha comprato il mio papà è fresco, gli altri pesci so scongelati (che poi a me, da grande è venuto il dubbio, ma sotto Natale il mare sa che deve produrre di più? com'è possibile che nel napoletano hanno tutti a tavola il pesce più fresco dell'universo mondo? forse la realtà è che il mondo lo sa, sa che i napoletani ci tengono e quindi per quel giorno rinunciano al pesce fresco e lo fanno arrivare tutto tra Torre Annunziata, Torre del greco e Castellammare di stabia.  Forza, tu gambero del pacifico, vai verso il mediterraneo, in modo particolare verso il golfo di Napoli che ti aspettano, muoviti che è la vigilia di Natale! Sì, sì è così!)
Per me Natale è non vedere mai la fine del cenone, mangiare come se non ci fosse un domani, come se non avessi mai fatto altro nella tua vita, un masticare dalle 19.00 alle 23.45, fino a quando poi non si va a messa che ancora puzzi di frittura e con un'andatura ondulante e oscillante per il troppo cibo e per il troppo vino.
Per me Natale è la poesia, anzi le poesie interminabili e in più lingue (dall'inglese al napoletano e poi anche l'italiano) dei miei nipoti, è la loro confusione, le loro grida e quelle delle mie sorelle che li minacciano di smettere e di tranquillizzarsi con la solita frase: Babbo Natale stanotte non passa di qua, gli dico di non venire...l'ho sentita e l'hanno sentita i miei nipoti talmente tante volte, che nel penultimo Natale anche mio nipote non ce l'ha fatta più e ha risposto: e vabbè pazienza, tanto i giocattoli me li compra il nonno. tiè. e quando ce vò ce vò, io ero d'accordo con lui!!! Basta con sto barbuto panciuto che ti guarda da dietro la finestra e ti fa il dispetto di non passare.
Tanto minaccia o non minaccia una fetta di pandoro spiaccicata per terra, l'acqua rovesciata sul tavolo, frutta secca anche sul soffitto ci sono sempre stati da quando sono nate le pesti, SEMPRE e mia mamma si è rassegnata e non pulisce i due giorni precedenti al cenone (ahahah non è vero, se mia mamma legge sta cosa mi ammazza, casa sua è SEMPRE pulita, non si scherza su sto punto).
Per me Natale, infine, è scartare i regali tutti insieme, nella confusione più totale, rimanerci male per il 20esimo paio di pantofole Defonseca ricevuto e dover comunque fare la faccia sorpresa e contenta, ritrovare dopo un primo momento di panico generale, mio nipote, il più piccolo, sotto una montagna di carta da regalo strappata e buttata a terra.
Insomma, Natale è famiglia, ma famiglia in senso ampio, ampissimo. E non mi farò fregare più dalle luci di Milano, dai parchi addobbati a festa, dalle vetrine scintillanti, per noi emigranti sono solo un contorno, Natale è dove hai il cuore, un cuore grande e pieno d'affetto.
Vi lascio il famoso video di Via col vento, sì, sono proprio io Vivien Leigh