venerdì 30 novembre 2012

Prezzi, prezzi, prezzi

ma quanto costano le cose qui? perchè è tutto così caro? che materie prime e anche seconde usano? Cosa fa la differenza?
Cari ragazzi, la mia non è ironia, io proprio non ci arrivo, non me lo spiego.
ok, siamo in una grande città, ok qui c'è più lavoro, ok è il prezzo di una metropoli (che poi tutta sta metropoli io non la vedo, se non fosse per Formigoni che un tweet sì e uno pure la chiama così...oh ma st'uomo non c'ha da lavorare? eppure è presidente della regione che ospita sta metropoli), tutto ok, tutto comprensibile. Ma qui parliamo del 60/70 % in più di rincaro rispetto a i prezzi di altre zone d'Italia. Io non vi sto parlando di un caffè in Galleria o di una cena in Brera, per carità, non voglio un altro mutuo, vi parlo di paesi di provincia, che hanno capito come gira il fumo (modo di dire) e se ne approfittano.
Hanno il coraggio di farti pagare una cioccolata calda ben 5 euro e se hai la voglia di panna  + 50 cent please. Ma che cioccolata è? rifinita in oro? eddai!!! L'altra sera sono andata a mangiare la pizza (lo so napoletani, lo so, vi starete mettendo le mani nei capelli a leggere questa cosa, ma "Giggin o'zuzzus" di Vico Equense mi pordonerà se l'ho fatto, ne avevo veramente voglia) in una pizzeria a Cernusco sul Naviglio, una ridente e laboriosa cittadina alle porte di Milano*.
Eravamo in due, ci siamo seduti e abbiamo guardato il menù. A parte che il tentativo (misero) di copiare una tipica pizza napoletana che è quella con i friarielli scrivendo: pizza cime di rapa con salsiccia, ci ha fatto quasi strozzare con la saliva dalle risate, ma i prezzi? no dico i prezzi? la suddetta ben 13.000 euro; a piatto eh, cioè ci mangi in uno. Per farla breve abbiamo pagato 50 euro due pizze e due birre. Adesso, io non voglio esagerare, nè fare la tirchia avara, ma stiamo scherzando? A napoli e provincia con 50 euro ci sfami una famiglia di tre figli con due genitori e qualche nonno che abita al piano di sopra.
Questa è truffa, c'è un guadagno del 300% su una pizza ecchecavolo! per non parlare degli affitti, la mia collega vuole affittare un appartamento e per un buco di 50mq le hanno chiesto mille euro al mese. Una stanza di 50 mq (perchè una stanza è) non dovrebbe neanche avere la vivibilità e tu mi chiedi 1000 euro al mese. Siete pazzi, fuori di testa!!!
Se qualcuno ha una spoiegazione a tutto questo, plausibile e logica, l'accetto volentieri.

*Cernuschesi, cioè abitanti di cernusco sul Naviglio, (non so se si chiamano così.... o forse navigliesi) non me ne vogliate, la cittadina è pure carina eh, ma quanto ve la tirate, cioè perchè da voi le case costano quanto a Milano, perchè camminate sempre con la puzza sotto al naso? che avete sempre da squadrare chi passa? che avete in più di Pioltello che è a giusto 2 km da voi? forse la putrida martesana (amici del centrosud: è un naviglio, niente de che) che vi attraversa e vi riempie di zanzare? mah, state calmi suvvia!

martedì 27 novembre 2012

IL BLU




Ma quante cose si danno per scontato quando le si ha, quando ce l’hai sempre sotto gli occhi, quando fanno da cornice ai tuoi giorni, alle tue ore, alle tue uscite, alle tue chiacchierate, alle tue risa, alle tue lacrime. Stanno lì, tu li vedi ma non li guardi, non li osservi, come se facessero parte di un tutt’uno unico e che mai potrà sparire. Non stai lì a pensare: e se non ci fosse più? Se dovesse sparire? Se dovesse allontanarsi o se Io dovessi allontanarmi?

Una canzone di Pino Daniele dice: sono nato a Napoli, perciò mi piace il Mare. Io aggiungerei, perciò mi manca il mare.

Già mi manca, mi manca quell’azzurro sfondo, quell’orizzonte tagliato dal blu, quella distesa che vista da lontano sembra quasi un manto di stoffa posato su chissà quali tesori.

Come non ricordare il suono delle onde di sottofondo a tanti baci e carezze, illuminati solo dalla luna.

Mi bastava guardarlo per rilassarmi, la mia mente si metteva in stand by sulle cose superflue e facevo il punto della situazione, riflettevo sulla mia vita e su quello che stavo facendo, come se la mia coscienza non aspettasse altro che il mare per parlarmi; e io ascoltavo! Ascoltavo tutto, me stessa e quello che avevo intorno. Mi manca, a volte qui, guardo fuori dalla finestra, verso l’orizzonte e cerco di trovare la stessa concentrazione, la stessa distensione, la stessa estasi, ma non ci riesco, proprio per niente.